L’assessore regionale Spinelli visita la Casa della Memoria: “Un bel modello”

Esercizi di stimolazione cognitiva, la musica, l’ortoterapia, la cucina, il disegno e la ceramica, l’attività motoria e l‘uso di  nuove tecnologie per dare una risposta immediata ad anziani fragili e alle loro famiglie. Tutto questo è la ‘Casa della memoria’ di Montelupo Fiorentino, il centro gestito dalla Cooperativa Sociale SintesiMinerva di Empoli che offre un sostegno importante agli anziani con demenza senile e Alzheimer.

Questa mattina l’assessore regionale al Sociale Serena Spinelli è stata accompagnata all’interno della struttura per conoscere le attività svolte e ribadire l’impegno della Regione Toscana sul tema del sostegno alla terza età.

Erano presenti anche Paolo Masetti, Sindaco Montelupo Fiorentino, Rossella Boldrini, Direttore Servizi Sociali Ausl Toscana Centro, Alessio Spinelli, Presidente SdS Empolese Valdarno Valdelsa, Franco Doni, Direttore SdS Empolese Valdarno Valdelsa, Mariagrazia Pasqualetti, Presidente AIMA Empolese Valdelsa e Cristina Dragonetti, Presidente della Cooperativa Sociale SintesiMinerva.

I ‘visitatori’ sono stati accolti dagli ospiti della struttura a suon di canzoni popolari e qualche colpo di ‘batteria’, tutto il repertorio dell’ormai consueto laboratorio musicale che si tiene nella struttura: tra qualche strofa qua e là e tanto divertimento, si è potuto toccare con mano l’importanza delle tante attività svolte.

“È importante – ha detto l’assessore Serena Spinelliconoscere le realtà che sul territorio si occupano di un tema come la demenza senile e l’Alzheimer. La nostra popolazione invecchia e invecchiare è un valore, a questo però si associano condizioni di salute che rendono al vita difficile per le persone e le loro famiglie. La Casa della Memoria è una realtà importante per il territorio che ha degli elementi di innovazione e flessibilità. Oggi ho potuto toccare con mano i laboratori attivati, conoscere le attività svolte, persino cantare con gli ospiti. L’utilizzo di musica e dei laboratori per far rivivere le emozioni, l’ultima capacità che si sopisce, è un modo per dare una risposta di felicità agli ospiti e alle loro famiglie. Un bel modello di integrazione nelle risposte ai bisogni di persone anziane e in condizione di fragilità, in un contesto di connessioni con il territorio e la comunità”

Il centro, fin dalla sua nascita nel 2014, ha riconosciuto la centralità delle attività di stimolazione cognitiva nel trattamento delle demenze. La struttura è diventata quindi un luogo di sperimentazione e cura delle fragilità, avviando una serie di collaborazioni con il mondo universitario e socio-sanitario. In particolare si è avvalsa delle ricerche dell’università di Firenze e del corso di laurea in Psicologia clinica e della Salute e Neuropsicologia, diventando anche oggetto di alcune tesi di laurea.

Gli obiettivi della Casa della Memoria sono quelli di sostenere le capacità residue e l’autonomia personale, favorire la socializzazione e le relazioni interpersonali, migliorare la qualità della vita dell’anziano e prevenirne il declino intellettivo attraverso la stimolazione cognitiva, l’attività fisica e motivazionale. Inoltre, seguendo le politiche proposte dal Piano Regionale Demenze della Regione Toscana il Centro ha proposto, in stratta collaborazione con la Società della Salute di riferimento, il progetto di Atelier Alzheimer.

“Questa struttura – spiegano la presidente di SintesiMinerva Cristina Dragonetti eMariagrazia Pasqualetti, Presidente AIMA Empolese valdelsa –  è importante perché riesce a costruire una risposta concreta e immediata per persone con disturbi del comportamento e i loro familiari. Risposte immediate agli ospiti e alle loro famiglie. È importante che l’assessore Spinelli sia venuta direttamente a conoscere questa struttura perché il tema della demenza senile deve tornare al centro di un intervento pubblico. In questo momento particolare del post-Covid il fatto che la Regione tenga conto dei bisogni importnati di queste persone svantaggiate è una cosa che ci ha fatto piacere”

“Sono onorato – dice Alessio Spinelli, presidente Sds Empolese Valdarno Valdelsa – di aver visitato questa bella esperienza. La Casa della Memoria offre spunti eccellenti, in primis la musico-terapia. Ho assistito a questo progetto dove si è cercato di tirar fuori i ricordi con delle canzoni popolari tradizionali. Ritengo che esperienze come quella della Casa della Memoria, che è completamente privata, debba essere magari ripetuta con l’aiuto del pubblico in tutto il territorio. Come Sds eroghiamo già molti servizi, ma serve investire su chi ha ricostruito l’Italia nel dopoguerra. Aiutiamo i nostri anziani”.

Oggi alla Casa della Memoria sono presenti laboratori di musica, cucina, orto, mandala e ceramica. All’esterno è stato da poco ultimato, grazie alla generosità di Andrea Mati, garden designer di Pistoia un giardino terapeutico, il primo dell’Empolese Valdelsa, il quale verrà inaugurato prossimamente. Nel futuro, grazie ad una convenzione recentemente firmata con l’Università di Venezia (IUAV) corso di Laurea in Culture del progetto verrà istallata una bicicletta assistita che consentirà “pedalate virtuali” in quanto gli ospiti potranno “viaggiare” seguendo un monitor che li porterà a pedalare in luoghi a loro cari.

Con questa visita l’assessora Serena Spinelli dà un forte segnale ai familiari e alla popolazione sull’impegno che la Regione Toscana ha verso le persone fragili.

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